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I Pericoli dell’autunno per il cane

Scopriamo insieme i pericoli dell’autunno per il cane.

L’autunno è quasi arrivato. Ma prima di lanciarsi in lunghe passeggiate bucoliche con Fido, è meglio essere a conoscenza dei rischi che questa stagione può celare per i nostri amici a quattro zampe. Padrone avvisato mezzo salvato!

pericoli dell’autunno per il cane principali sono : 1- Pulci e zecche; 2- Malattie autunnali; 3- Frutta caduta; 4- Funghi; 5- Piante autunnali; 6- caccia.

Scopriamo insieme i pericoli dell’autunno per il cane.

Pulci, zecche e trombicule

L’umidità causata dalle frequenti piogge stagionali favorisce la proliferazione di questi parassiti esterni dei nostri animali domestici. Dato che ogni passeggiata è buona per un attacco, prima di uscire è importante trattare il cane con prodotti preventivi e al ritorno verificarne sistematicamente il pelo, compresi i cuscinetti delle zampe, dove si insediano spesso le trombicule. Cogliete l’occasione delle frequenti spazzolate, soprattutto se il vostro cane in autunno fa la muta, per ispezionarlo a fondo. Non dimenticate di pulire i tappeti, la moquette e le borse, eventuali uova non aspettano altro che il calore del riscaldamento per schiudersi. Ricordate infine di sverminare il vostro cane per essere più sicuri.

Malattie autunnali

Con la fine della bella stagione e delle giornate di sole, le difese immunitarie vengono nuovamente messe alla prova, una vulnerabilità accentuata dalla diminuzione delle temperature. Tenete d’occhio la salute del vostro cane che, proprio come noi umani, può contrarre malattie stagionali, per esempio la tosse dei canili, paragonabile alla nostra influenza, o sviluppare dolori articolari e artrosi, di cui soffrono solitamente gli animali più anziani. Per aiutarli, evitate di esporli al freddo e fate in modo che non si bagnino, eventualmente proteggendoli con un cappotto o con delle protezioni per le zampe.

Frutta caduta

Le foglie e i frutti che in autunno cadono dai rami possono causare problemi, anche seri, ai vostri cani. Castagne, castagne matte, ghiande, pigne, noci, mandorle e bacche sono assolutamente vietate ai cani perché contengono acido tannico ed ossalico che può causare avvelenamento, diarrea, vomito o addirittura problemi più gravi che portano alla paralisi e alla morte.

Funghi

In questo periodo, durante le passeggiate nei boschi non è raro imbattersi in funghi di varie specie che, commestibili o no per gli umani, sono in ogni caso sempre nocivi per i cani. Tenete quindi sempre d’occhio il vostro cane , se lo sorprendete a mangiarne uno, portatelo immediatamente dal veterinario con un pezzetto di ciò che ha ingerito in modo da poter valutarne la tossicità. I possibili sintomi sono convulsioni, mal di stomaco e letargia.

Piante autunnali

Tra gli arbusti e le piante tipiche di questa stagione, troviamo l’agrifoglio, il tasso, il crisantemo, il crocus, la clematide e la vite che, benché meravigliosi, possono essere molto pericolosi, se non addirittura letali, per i cani.

Caccia

L’autunno è il periodo più attivo per la caccia. Fate quindi molta attenzione durante le passeggiate con il vostro cane e, se possibile, evitate le zone molto frequentate dai cacciatori. La parola d’ordine è in ogni caso visibilità: sin dai primi giorni dell’autunno è consigliabile mettere al vostro cane un panciotto fluorescente e tenerlo al guinzaglio.

E te conoscevi pericoli dell’autunno per il cane?

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I Forasacchi

I FORASACCHI PERFORANO LA CUTE MA NON FUORIESCONO DA SOLI E CHE PER RIMUOVERLI SPESSO È NECESSARIO UN INTERVENTO CHIRURGICO, VANNO EVITATI CON ATTENZIONE PER PROTEGGERE LA SALUTE QUALI DANNI PROVOCANO E COME STARNE ALLA LARGA.

I forasacchi, altrimenti detti spighette o ariste, sono le infiorescenze di alcune piante selvatiche, in particolare alcune Graminacee (orzo e avena). I forasacchi hanno una forma lanceolata, caratterizzata da estremità molto dure e appuntite e, proprio grazie a questa loro caratteristica, possono forare qualunque zona del corpo dell’animale.

Una volta penetrati I Forasacchi attraverso l’epidermide è impossibile che i forasacchi retrocedano e fuoriescano. La penetrazione della spiga avviene in modo rapido e provoca dolore persistente e acuto, lasciando nel cane fistole purulente e veicolando polvere e batteri, responsabili  di gravi infezioni e lesioni agli organi interni.

I Forasacchi QUALI SONO LE ZONE PIU’ A RISCHIO NEL CANE?

  • Spazi interdigitali e cuscinetti plantari
  • Orecchie
  • Naso
  • Occhi

I forasacchi possono  penetrare  ovunque, anche attraverso gli orifizi (timpani, narici, vulva) sul corpo del cane e del gatto.

I Forasacchi :QUALI SONO I SINTOMI PIU’ COMUNI: Il foro di ingresso del forasacco è facilmente identificabile: la zona interessata sarà caratterizzata da arrossamento, gonfiore e pus.

L’animale appare sofferente e inizia a leccare ripetutamente la zona colpita.

Se l’animale starnutisce frequentemente, il forasacco potrebbe essere anche stato inalato.

Se deglutito, può arrivare persino nello stomaco. L’animale a volte riesce ad espellerlo attraverso lo starnuto, ma spesso  il subdolo forasacco si insinua più in profondità, arrivando persino nei polmoni, provocando violenti attacchi di tosse emorragica.

SAI QUALI PRECAUZIONI ADOTTARE?

Se è importante recarsi dal veterinario al minimo sospetto di penetrazione di forasacchi, altrettanto lo è cercare di ridurre le probabilità che ciò avvenga.

Per tutelare e salvaguardare la salute del tuo animale, attieniti a poche, semplici regole:

  • Evita di condurre il cane, o di lasciare scorrazzare il gatto, in zone dove l’erba è alta e le spighe crescono in abbondanza
  • Taglia regolarmente l’erba in giardino e provvedi a rimuovere la falciatura
  • Spazzola accuratamente l’animale al rientro dalla passeggiata, soprattutto se si tratta di un cane a pelo lungo
  • Controlla sempre gli spazi interdigitali, ascellari, inguinali
  • Esamina anche orecchie, bocca e naso
@petgarden_

Conosci i forasacchi e quali sono pericolosi e fanno male al cane? #cane#cani#impararecontiktok#forasacchi

♬ Natural Beauty – Spiritual Gardens
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Motivazione di razza

Motivazione di razza sai cos’è? prima di decidere di adottare un cane sarebbe opportuno conoscere le sue motivazioni di razza. In questo modo eviterai di scoprire che tali motivazioni non coincidano con la tua routine. Queste possono essere incopatibili con la nostra vita.

Cosa sono le Motivazioni di razza ?

Le Motivazioni di razza sono tutti quei bisogni verso i quali, il cane tenderà ad andare per sentirsi gratificato come ad esempio rincorrere qualcosa. Queste Motivazioni di razza vanno quindi, APPAGATE e non INIBITE. Il nostro cane si sentirà soddisfatto e si eviterra frustazioni e questo ci permettera, di conquistare la sua fiducia.

Quale Motivazione di razza ha il tuo cane?

  • Predatoria: inseguire oggetti in movimento
  • Territoriale: difendere il proprio territorio
  • Perlustrativa: mappare una determinata zona
  • Epimeletica: il prendersi cura di un essere vivente
  • Competitiva; bisogno di contendersi un oggetto
  • Possessiva: rivendicare il possesso esclusivo di un determinato oggetto
  • Sociale: interagire con altri individui oltre a quelli che compongono il nucleo famigliare
  • Collaborativa: bisogno di collaborare con il gruppo e di farsi aiutare in determinate situazioni

Altre Motivazioni di razza

  • Di ricerca: bisogno di cercare qualcosa o qualcuno
  • Protettiva: bisogno di tenere al sicuro i mebri della famiglia
  • Esplorativa: conoscere tutti i particolari dei luoghi
  • Cinestetica: bisogno di muoversi nello spazio
  • Comunicativa: caomunicare con un altro essere e farsi comprendere
  • Sillegica: prendere e portare via oggetti
  • Affiliativa: senso di appartenebza ad un gruppo
  • Somestetica: bisogno di curare ed esplorare il proprio corpo
  • ET-Epimeletica_ bisogno di aiuto e di farsi curare

Il tuo cane a quale Motivazione di razza appartiene?

Adesso prima di prendere un cucciolo puoi capire a quale Motivazione di razza appartiene, e quale fa al caso tuo. Prima di prendere un cane è bene informarsi su tutte le sue caratteristiche per non travarsi in difficoltà. Per altre info seguici sui nostri canali.

@petgarden_

Sai qual’ è la motivazione di razza del tuo cane? #cane

♬ Tu Comm’a Mme – Gianni Celeste
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Il cane e il gusto

Il cane e il gusto….secondo te il tuo cane riesce a percepire i gusti?

Sapevi che l’olfatto gioca un ruolo fondamentale nella percezione dei gusti? I sensi dei nostri amici a quattro zampe sono spesso piuù sviluppati dei nostri! Ma il senso del gusto non è altrettanto sviluppato!

Il cane e il gusto: I cani percepiscono i cibi prima con l’olfatto

Il cane e il gusto….Sin da cuccioli i cani, percepiscono percepiscono se il cibo è buono semplicemente annusandolo. Il gusto per i cani è il senso meno sviluppato. E’ l’odore ad attrarre i cani al cibo e non il sapore. Non è raro infatti, trovare cani che non si curarno di gustare il loro cibo semplicemente lo ingurgitano. E delle volte si ricorre a ciotole antingozzamento.

I cani percepiscono i gusti come le persone?

Il cane e il gusto….Ebbene si potrà sorprenderti ma noi esseri umani abbiamo un senso del gusto molto più sviluppato.

Infatti i cani sono dotati di 1700 papille gustative mentre le persone circa 9000. Questa differenza è dovuta alla dieta: i cani sono naturalmente carnivori, noi invece siamo onnivori e abituati a grandi varietà di cibo.

I cani hanno sapori preferiti?

Il cane e il gusto….Anche se hanno meno papille gustatitive rispetto a noi, sono comunque in grado di recepire i 5 sapori fondamentali: amaro, dolce, salato, aspro e saporito.

Alcuni test hanno dimostrato che i cani non amano i sapori acidi o amari, perchè naturalmente associati a sostanze percolose. I gusti dolci sono quelli prediletti perchè, pare li confondano con il sapore della carne.

Perchè le crocchette sono l’alimento più diffuso?

Il cane e il gusto…..Perchè le crocchette sono un alimentazione completa e bilanciata in base alle necessità del nostro cane. Inoltre, contribuicscono a mantenere una buona igene orale nel nostro cane. Ricordiamo che l’igene orale è molto importante e va mantenuta con una pulizia costante dei denti.

@petgarden_

Sapevi che nel cane e nel gatto il gusto è il senso meno sviluppato? #canecorsoseth #imparacontiktok

♬ Sail – AWOLNATION

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Il Kong

Come dice il nome stesso, Kong è un classico tra i giochi per cani. Grazie alla sua super resistenza è ideale per giocare e per essere masticato a lungo e può anche essere riempito con snack o paste appetibili.

Ne esistono di diversi colori con diverse caratteristiche rosa e celeste per i cuccioli, rosso è quello classico e il nero è l’extreme per i molossoidi.

I cani hanno un naturale impulso a cacciare e masticare e il KONG è concepito proprio per offrire al vostro cane la possibilità di soddisfare questi desideri. È realizzato in caucciù naturale rosso e ha una consistenza piacevole per il cane, che lo invita a rosicchiarlo di gusto.

Il Kong: a cosa serve?

Il Kong è perfetto anche per combattere la noia e può essere utilizzato per i giochi di lancio e riporto quando siete in giro con il vostro cane. Una caratteristica di questo gioco per cani è che rimbalza in modo imprevedibile: una sfida irresistibile che stimola l’istinto di caccia e di gioco dell’animale divertendolo a lungo.
Diventerà ancora più interessante per il tuo cane se lo riempirete con gli snack adatti, inserendoli semplicemente all’interno del foro. Una volta che avrà morsicchiato il suo Kong a sufficienza, il vostro cane riuscirà a prendere da solo gli snack al suo interno. Spesso i padroni raccontano che il proprio cane ha trascorso ore affaccendato con il proprio Kong.
Come tutte le altre varianti del prodotto, Kong è disponibile in diverse misure, adatte a cani di taglia piccola e grande. Esistono anche diverse forme in base ad ogni esigenza del tuo cane.

Avvertenze

Avvertenza: come con qualsiasi altro prodotto, tenete sempre d’occhio il vostro animale mentre si diverte con questo articolo. Per ridurre il rischio di incidenti vi consigliamo di verificare regolarmente lo stato di usura del gioco e, qualora fosse troppo consumato o presentasse parti staccate, non esitate a sostituirlo.

@petgarden_

ChiedisuTikTok Hai mai usato il kong? Lo avevi mai visto? #giochicani#consiglicani

♬ suono originale – Laura di sarra
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Alimento Completo o complementare?

Andiamo a scoprire insieme la differenza tra alimento completo e alimento complementare.

Ti mai capitato di leggere un’etichetta prima di acquistare un alimento umido per il tuo cane o il tuo gatto? E ti è mai capitato di leggere alimento completo e alimento complementare ?

Alimento Completo

Un alimento completo è un cibo bilanciato in grado di coprire i fabbisogni nutrizionali giornalieri del gatto e del cane in modo completo. In generale i cibi secchi di qualità super premium e premium sono quasi sempre da considerarsi cibi completi. Il cibo umido invece, è spesso un cibo complementare e non completo essendo carente di molte vitamine ed amminoacidi, che con la cottura vengono degradati. Consigliamo in ogni caso di lasciare sempre a disposizione del cibo secco. Seguono alcuni esempi di umidi completi per gatto.

Alimento complementare

Il cibo complementare invece ha bisogno di essere abbinato ad un cibo completo, come le crocchette, per poter garantire il corretto apporto nutritivo. Questo non è sinonimo di cattiva qualità del prodotto, semplicemente non è sufficiente per una corretta alimentazione. Pertanto i cibi in filetto, cioè quelli che contengono solo carne o pesce puro, non essendo addizionati con vitamine, taurina e sali minerali non sono da considerarsi mai cibi completi. Spesso i cibi umidi hanno un basso apporto di grassi, ben al di sotto del 7%-12% della preda ideale del gatto ed essendo costituiti solo da muscolo sono ricchi di fosforo ed hanno un bassissimo contenuto di calcio. Per queste motivazioni la dieta del gatto di casa deve essere basata su cibi completi e avere un apporto di cibo complementare che si consiglia non essere superiore al 20%. Seguono alcuni esempi di cibi complementari.

Vi raccomandiamo sempre di rivolgervi al vostro veterinario di fiducia per quanto riguarda la corretta alimentazione del vostro gatto e del vostro cane!

@petgarden_

#greenscreen Sapevi questa differenza? Hai mai letto le etichette del cibo per il tuo pet? #cane#gatto#impararecontiktok#consiglicani

♬ suono originale – Laura di sarra
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L’insufficienza renale nel gatto e come riconoscerla

I sintomi l’insufficienza renale nel gatto sono molti e spesso è molto difficile da individuare. In questo articolo cerchiamo di dare qualche consiglio a tutti i proprietari di gatti, in modo da riuscire a capire se il nostro gatto è malato.

E’ molto importante riuscire a capire se il nostro gatto ha un insufficienza renale il prima possibile. I reno regolano l’equilibrio dei liquidi nel corpo. I reni espollono le materie di scarto attraverso l’urina e producono ormoni che stimolano la formazione dei globuli rossi, per questo sono molto importanti.

I sintomi da non sottovalutare

Le prime cose da notare sono :

  • il gatto ha perso peso, mangia poco e beve molto;
  • è letargico, debole e fa la pipì molto più spesso;
  • il pelo è meno lucido e meno folto, l’alito è cattivo;
  • il gatto vomita spesso.
  • L’aumento della sete e della minzione indicano chiaramente che i reni non funzionano bene, perché producono una maggiore quantità di urina e quindi il gatto deve bere di più per compensare la perdita di liquidi.

Quali esami sono necessari per scoprire l’insufficienza renale nel gatto?

Quando notiamo uno di questi sintomi è bene rivolgersi al nostro veterinario di fiducia che, già da una prima visita, può capire se il nostro gatto è malato. Per essere certi bisogna effettuare contemporaneamente un analisi del sangue e delle urine. In alcuni casi è necessario approfondire con una radiografia e in casi specifici con una biopsia.

Come si cura l’insufficienza renale nel gatto (cronica)

L’insufficienza renale cronica, nella maggior parte dei casi, non è curabile perchè è una malattia degenerativa. Se l’insufficienza renale è causata da un infezione batterica allora, si può effettuare una cura e debellarla totalmente.

Se la casusa della malattia è ignota, allora l’unica soluzione è quella di cercare di rallentare la malattia. Fortunatamente molti gatti reagiscono bene alle cure e sono in grado di vivere per molti anni con questa malattia.

Bisognerà effettuare controlli regolari per mantenere sottocontrollo la malattia. Aumentare il consumo di acqua e di cibi umidi per evitare la disidratazione. La’assunzione di farmaci necessari negli ultimi stadi della malattia. Far assumere al proprio gatto alimente specifici per questa patologia (crocchette ed umido reale a basso contenuto di proteine).

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L’antiparassitario anche d’inverno

L’antiparassitario anche d’inverno è fondamentale!!! Dobbiamo proteggere i nostri amici a quattro zampe tutto l’anno.

Quando cani e gatti si trovano all’aria aperta rischiano di venire infestati dalle pulci che poi, rientrando a casa, potrebbero riprodursi rapidamente soprattutto con il caldo dei riscaldamenti. Se pensiamo che solo i nostri animali possano portare pulci in casa ci sbagliamo. Anche l’uomo può farlo, quando le uova si attaccano ai nostri vestiti o alle nostre scarpe.

Questo rende fondamentale l’utilizzo di prodotti attivi sia nei confronti delle pulci adulte sia nelle forme immature. Nonostante il ciclo delle zecche abbia un andamento stagionale, e quindi d’inverno non dovrebbero esserci, esistono alcune specie che invece hanno un ciclo di vita prolungato. Anche nei mesi freddi potrebbero creare molti problemi.

Dobbiamo usare gli antiparassitari anche in inverno?

L’antiparassitario anche d’inverno ? La risposta è assolutamente si!!!

Pulci e zecche sono presenti tutto l’anno, ma nei periodi più caldi la loro riproduzione è facilitata. D’inverno però, se portiamo questi parassiti all’interno della nostra abitazione, questi possono riprodursi grazie al calore dei termosifoni. Se il proprietario di un cane ha smesso di applicare l’antiparassitario, per zecche e pulci sarà ancora più facile riprodursi nella nostra casa, senza che ce ne possiamo accorgere.

Le conseguenze

Le conseguenze che potrebbero essere determinate da un’infestazione, se non usiamo L’antiparassitario anche d’inverno sono e dalle punture di pulci e zecche sono:

  • Le dermatiti
  • Le lesioni cutanee dovute allo sfregamento per prurito
  • l’anemia da carenza di ferro
  • l’allergia alla saliva delle pulci
  • la perdita di pelo
  • l’irritazioni cutanee
  • le infezioni batteriche

E’ importante però ricordare che l’antiparassitario è una prevenzione e non una cura!!!!! Se il nostro cane non ha le pulci non dobbiamo smettere di usarlo, ma anzi continuare l’applicazione proprio perché il nostro amico a quattro zampe continui a non averne.

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Le Proteine Idrolizzate

Una volta stabilito che il nostro cane o il nostro gatto ha sviluppato un allergia alimentare, allora andiamo a cercare l’alimentazione adatta al nostro amico a quattro zampe! Inoltre andiamo a capire cosa sono le Proteine Idrolizzate.

Spesso sentiamo parlare di crocchette ipoallergeniche, ma cosa sono?

Una crocchetta per cani o per gatti ipoallergenica ha una minima parte di sostanze allergizzanti che, diminuiscono la probabilità di sviluppare una risposta immunitaria nel nostro pet, risultando così “neutra”. Nella maggior parte dei casi questo tipo di alimentazione è consigliata dal veterinario, e in queste crocchette spesso si trovano, le proteine idrolizzate!

Cosa sono Le Proteine Idrolizzate ?

Con proteine idrolizzate si intende il risultato di un processo di produzioneche ha ‘ripulito’ di ogni parte allergizzante, la materia prima di cui è composta la crocchetta. Sul mercato Si trovano alimenti idrolizzati di pesce, idrolizzati di pollo, idrolizzati di manzo ecc..

Cos’è L’idrolisi?

L’idrolisi è un processo che va a rompere il legame peptidico (è un legame che unisce gli amminoacidi, che sono quelle strutture che formano le proteine)e rende le proteine elementi più semplici . Questo è quello che succede anche durante la digestione nello stomaco. In questo caso però, utiliziamo gli enzimi che hanno lo scopo di “digerire” le proteine. Grazie a questo processo la crocchetta è facilmente assorbibile dell’intestino dell’animale. In più non viene riconosciuta come allergene. Se utiliziamo una crocchetta con proteine idrolizzate e i sintomi allergici continuano, la causa può essere ambientale! Infatti anche gli animali possono essere allergici a piante, polvere ecc.

Come vanno utilizzati i prodotti a base di Proteine Idrolizzate?

Quindi utiliziamo gli idrolizzati per un periodo, e preferibilmente non per tutta la vita del cane, infatti questo è sconsigliato ! Questi alimenti ci permettono di capire a quale proteina il nostro cane o il nostro gatto sono allergici nella prima fase diagnostica. Una volta risolta la problematica bisogna passare ad una alimentazione più consona

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Grasso di pollo

E’ uno fonte lipidica , e da un apporto di grassi essenziali al nostro cane e al nostro gatto! Finché l’ingrediente porta il nome, all’internodella tabella degli ingredienti, descrittivo dell’animale da cui proviene, si può considerare un ingrediente di qualità. Inoltre di grasso di pollo in alcuni casi, viene utilizzato per “glassare” le crocchette, in questo modo risulteranno più appetibili.

Composizione con grasso di pollo

Il grasso di pollo provoca allergia?

La prima cosa da fare è una distinzione tra intolleranza alimentare e allergia alimentare!
Un cane o un gatto allergico ha dei sintomi caratteristici come il prurito in diverse parti del corpo, infiammazioni alle orecchie e problemi cutanei. L’allergia non è che una risposta da parte del sistema immunitario, attraverso gli anticorpi, verso alcuni tipi di proteine. Invece, un cane o un gatto semplicemente intollerante ha episodi di diarrea e vomito e non provocano una vera e propria risposta allergica. L’intolleranza non è altro che l’incapacità, da parte dell’organismo di assimare alcunesostanze.
In entrambi i casi è possibile risolvere la situazione attraverso una giusta alimentazione .

Cos’è il grasso di pollo?

E’ uno fonte lipidico , e da un apporto di grassi essenziali al nostro cane e al nostro gatto! In linea di massima si può affermare che non si può essere allergici ad un lipide, in quanto non è una proteina, ma nella pratica bisogna conoscere il processo di estrazione della fonte lipidico. Infatti durante questo processo di estrazione, può rimanere qualche traccia di proteina di pollo! Perciò se un cane o un gatto è solamente intollerante alla proteina del pollo, potrà tranquillamente mangiare una crocchetta che contiene questo grasso. Senza avere nessuna reazione. Se invece, il cane o il gatto, sono fortemente allergici alla proteina del pollo, allora è meglio evitare crocchette contenenti il grasso di pollo. Quindi possiamo dire con certezza che il grasso di pollo, in linea teorica non è un allergene e non provoca reazioni allergiche, ma nella pratica può dare allergia per colpa del suo processo di estrazione.