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L’insufficienza renale nel gatto e come riconoscerla

I sintomi l’insufficienza renale nel gatto sono molti e spesso è molto difficile da individuare. In questo articolo cerchiamo di dare qualche consiglio a tutti i proprietari di gatti, in modo da riuscire a capire se il nostro gatto è malato.

E’ molto importante riuscire a capire se il nostro gatto ha un insufficienza renale il prima possibile. I reno regolano l’equilibrio dei liquidi nel corpo. I reni espollono le materie di scarto attraverso l’urina e producono ormoni che stimolano la formazione dei globuli rossi, per questo sono molto importanti.

I sintomi da non sottovalutare

Le prime cose da notare sono :

  • il gatto ha perso peso, mangia poco e beve molto;
  • è letargico, debole e fa la pipì molto più spesso;
  • il pelo è meno lucido e meno folto, l’alito è cattivo;
  • il gatto vomita spesso.
  • L’aumento della sete e della minzione indicano chiaramente che i reni non funzionano bene, perché producono una maggiore quantità di urina e quindi il gatto deve bere di più per compensare la perdita di liquidi.

Quali esami sono necessari per scoprire l’insufficienza renale nel gatto?

Quando notiamo uno di questi sintomi è bene rivolgersi al nostro veterinario di fiducia che, già da una prima visita, può capire se il nostro gatto è malato. Per essere certi bisogna effettuare contemporaneamente un analisi del sangue e delle urine. In alcuni casi è necessario approfondire con una radiografia e in casi specifici con una biopsia.

Come si cura l’insufficienza renale nel gatto (cronica)

L’insufficienza renale cronica, nella maggior parte dei casi, non è curabile perchè è una malattia degenerativa. Se l’insufficienza renale è causata da un infezione batterica allora, si può effettuare una cura e debellarla totalmente.

Se la casusa della malattia è ignota, allora l’unica soluzione è quella di cercare di rallentare la malattia. Fortunatamente molti gatti reagiscono bene alle cure e sono in grado di vivere per molti anni con questa malattia.

Bisognerà effettuare controlli regolari per mantenere sottocontrollo la malattia. Aumentare il consumo di acqua e di cibi umidi per evitare la disidratazione. La’assunzione di farmaci necessari negli ultimi stadi della malattia. Far assumere al proprio gatto alimente specifici per questa patologia (crocchette ed umido reale a basso contenuto di proteine).